La “stagione delle piogge” è una definizione più grande di quello che effettivamente accade a Capoverde.
A Fogo le prime gocce si vedono già a giugno nella parte nord dell’isola (che giustamente è più florida e coltivata della parte sud) mentre nella parte meridionale bisogna aspettare fine agosto e settembre.
La stagione delle piogge coincide con il passaggio di perturbazioni in arrivo dall’Africa che a contatto con l’oceano possono trasformarsi in depressioni tropicali, tempeste tropicali e, continuando la loro strada verso l’America, arrivare ad essere uragani che portano tanti danni nella zona caraibica e del golfo del Messico.
Le precipitazioni, spesso a violenti scrosci tipici delle zone tropicali, vengono attese da tutta la popolazione che conta sull’aiuto della pioggia per l’annuale stagione dei raccolti.
La campagna viene seminata al primo avviso di nubi portatrici di pioggia, e in poco tempo cambia la visione l’isola, prima arida e marrone, poi così lussureggiante e verde che sembra di essere in Irlanda.
Mais e fagioli sono le piante più diffuse, ma non solo: zucche, cavoli, pomodori, mandioca e molto altro, consentono alla popolazione una varietà di prodotti per l’alimentazione giornaliera. Non si contano gli alberi di mango, papaya, cajù e banane che danno una produzione di frutta fresca che copre l’intera annata; ma si possono gustare anche pesche, mele, melograni, melacotogne per la “marmelada”, fichi, fragole, ananas, angurie e uva.
Tutta frutta biologica che è alla base delle nostre marmellate e dei nostri liquori.
Il “progresso” ha permesso ha permesso di sviluppare anche un’agricoltura non più basata solo sulle piogge; la costruzione di pozzi permette di avere l’acqua sufficiente e la “tecnologia del goccia a goccia” di usarla con parsimonia sulle singole piante. Si scoprono allora sull’isola piccole piantagioni di frutta e verdura attive tutto l’anno.
Il mais ( a Fogo della varietà bianca) è la base della cucina capoverdiana. Il piatto tradizionale, la “cachupa”, è una zuppa di mais e legumi che a seconda del luogo viene arricchita con carne, pesce, frutta e verdure.
I diversi tipi di macinatura del mais sono utilizzati per diversi piatti: xerem, farofa, pappa ecc.
Così i fagioli che sono coltivati in 6 diversi tipi e, a differenza di come si usa in Europa, con piante pluriannuali che periodicamente vengono potate.